Latte tossico,chiusi 66 allevamenti
Perquisizione dei Cc nel Casertano
Sono 66 gli allevamenti e i caseifici chiusi nel Casertano dai carabinieri. I militari nelle ultime due settimane avrebbero trovato diossina nel latte, oltre a fialette di anabolizzanti e di ormoni della crescita. Gravi le accuse per i titolari delle aziende: commercio di prodotti adulterati e frode. Saranno gli esiti delle analisi a stabilire se nei prodotti ci siano davvero sostanze tossiche.
Le indagini dei carabinieri, su disposizione della Dda, sono state avviate dopo aver incrociato una serie di dati tra loro in contraddizione: quelli dell'Asl cha segnalano la presenza di diossina nel latte, di sequestri di allevamenti disposti e mai eseguiti e di un ruolo della criminalità organizzata e con quanto autocertificato dalle aziende. Quest'ultime negano la presenza di diossina, anche grazie ai risultati di uno screening effettuato da ottobre 2007 e febbraio 2008 secondo il quale i casi di positività accertati erano risultati appena 16 su 117 campioni esaminati.
Saranno controlli e contro-analisi a fare chiarezza sulla vicenda. C'è poi un altro aspetto al vaglio della magistratura: ordinanze di chiusura di allevamenti per il rischio diossina mai eseguiti. Indagini sono in corso per individuare il ruolo di sindaci e di pubblici ufficiali e per capire perché i sequestri non sono stati messi in atto.
Intanto, è stato annullato il sequestro per 16 allevamenti di bufale nel territorio di competenza dell'Asl Caserta 2 sui quali gravava il sospetto di diossina. I 66 allevamenti attualmente a cui sono stati posti i sigilli, ricordano gli allevatori, costituiscono un numero irrisorio se confrontati con tutte le aziende della zona, che è di 1900 allevamenti.