Passeggiata del cane fissata per legge: almeno 20 minuti
Quantificato il tempo di «libera uscita» indispensabile per il benessere di un animale d’appartamento. Multe di 400 euro a chi sgarra
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MADRID — A Girona, nella Catalogna settentrionale, i cani hanno ottenuto il diritto a un «minimo sindacale» per la passeggiatina quotidiana: venti minuti. Non uno di meno. Al di sotto di questo tempo, i proprietari inadempienti rischiano una multa di 400 euro. Un rischio abbastanza contenuto, se si considera che difficilmente i vigili si metteranno a cronometrare il giro dell’isolato o la permanenza ai giardinetti di un cagnolino.
Ma l’amministrazione si aspetta che il controllo sia sociale e che i padroni svogliati siano deferiti da qualche attento cinofilo o da un diligente dirimpettaio; e la cittadinanza è avvertita che la legge, in linea di principio, sta dalla parte dei quattro zampe e del regolare svuotamento della loro vescica.
A dire il vero, ad animare il legislatore locale non è stata tanto la comprensione per le sofferenze degli animali, comunque reclusi per le restanti 23 ore e mezza, quanto l’alto tasso di conflittualità tra vicini che intasa ormai i commissariati e le preture. L’anno scorso i giudici hanno dovuto dirimere oltre trecento cause legali, di portata condominiale, intentate contro proprietari di cani troppo rumorosi dai coinquilini esasperati. Dopo qualche approfondimento sull’origine dei latrati ininterrotti, le autorità comunali hanno compreso che erano spesso l’espressione delle fondate rimostranze canine per le negligenze dei loro padroni. Si è scoperto che in molti casi erano stati lasciati per giornate intere da soli in casa, senza possibilità di raggiungere, con sollievo, un tronco d’albero, un’aiuola o un pneumatico; e, in qualche caso, addirittura senza cibo e senza acqua a disposizione. Dimenticati da mattina a sera, come peluche privi di tutte le necessità fisiologiche proprie degli esseri viventi. Il loro ululati, infine, hanno avuto la meglio. Sulla quiete pubblica e sulla colpevole pigrizia dei loro titolari.
È stata quindi preparata un’ordinanza municipale che quantifica, seppure con una certa parsimonia, i minuti d’aria quotidiani indispensabili al benessere di un cane da appartamento: venti minuti al giorno, si considera, è il minimo per potersi sgranchire le zampe. Soltanto il tempo dirà se anche i cani la vedano così e se tornerà la pace nel vicinato.
Ma, con l’occasione, il consiglio comunale di Girona voterà nella sua prossima riunione il decalogo del buon proprietario, aggiornando le sanzioni per i trasgressori: i cani non potranno essere tenuti legati alla catena per più di sei ore al giorno o in spazi eccessivamente ristretti e, in ogni caso, dovranno essere garantiti loro almeno quei venti minuti quotidiani di esercizio fisico. «Nonostante fossimo consapevoli dell’irresponsabilità di certi proprietari — commenta Enric Pardo, assessore all’Ambiente —, non potevamo perseguirla, perché le precedenti ordinanze non prevedevano sanzioni».
Anche la passeggiata civica vede rafforzate le sue regole e le contravvenzioni: le facciate delle case vanno rispettate e le feci raccolte dal marciapiede; i cani potenzialmente aggressivi devono essere muniti di licenza municipale e non possono essere tenuti al guinzaglio da minorenni. Sgarrare può costare altri quattrocento euro e fino a duemila, se la patente governativa non è mai stata rilasciata a un cane considerato pericoloso. Acquisito il diritto legale al loro giretto quotidiano, i cani di Girona hanno perso però quello a un bagno nelle fontane cittadine. Un tuffo fuori programma, con la nuova legge, si paga cinquecento euro. Anche la «dolce vita» canina, ritengono evidentemente gli amministratori locali, ha i suoi limiti. (corriere.it)